giovedì 29 dicembre 2011

I SETTENI

  • Primo settennio: il Giardino d'Infanzia 

Nel primo settennio, il bambino conquista tre principali facoltà: la posizione eretta e la capacità di camminare, l'uso della parola, la possibilità di dire "io" a se stesso: si impadronisce delle sue capacità ed esprime al massimo le sue facoltà di movimento.
In questa fase il bambino viene immerso  in un mondo buono, ricco di fantasia, immagini, gioco e meraviglia. L’ambiente in cui i piccoli si muovono è estremamente curato, arredato con mobili in legno; i giocattoli sono molto semplici, spesso costruiti dai genitori o dai maestri con materiali naturali, sono essenziali e poco definiti perché la fantasia del bambino possa farli vivere come desidera.


  • Secondo settennio: La Scuola dell’obbligo (I – VIII Classe)

Nel secondo settennio il bambino sviluppa soprattutto la dimensione emotiva, la vita di sentimento (ecco perché grande importanza è data all'arte e tutto l'insegnamento assume una veste artistica). Nei primi tre anni di scuola sono fondamentali il ritmo e l’immaginazione, e il maestro una figura di  autorità amata,  diventa la porta che si affaccia sul mondo, in una relazione che muterà di pari passo ai mutamenti del bambino.Ogni classe inizia il suo percorso con un maestro che la accompagnerà come figura di riferimento per tutto il ciclo di 8 anni, affiancato, nel corso del tempo, da altri insegnanti specializzati nelle singole materie.
In questo settenio, le discipline coinvolte sono molteplici; come le lingue straniere che  vengono introdotte fin dai primi anni in quanto l’impulso all’imitazione tipico di questa età del bambino consente una maggiore facilità di apprendimento. All’inizio l’insegnamento passa attraverso la ripetizione di filastrocche e canzoncine, per poi arrivare all’introduzione degli aspetti linguistici e grammaticali nelle classi successive, poi ci sono i lavori manuali, e molte altre materie..


  • Terzo settennio: La scuola superiore (IX – XIII Classe)

Nel terzo settenio, il ragazzo manifesta nuovi bisogni di conoscenza e di relazione, i suoi pensieri e le sue esperienze lo orientano verso ciò che gli appare come un ideale da raggiungere. Ha sete di sapere, di trovare risposte agli interrogativi sulla vita e sul mondo attivando il suo pensiero. Grande importanza acquista l’approfondimento delle materie scientifiche che stimolano l’esercizio dell’osservazione diretta del mondo e del pensiero logico-razionale.
Lo studio delle materie umanistiche ha il compito di educare ad un atteggiamento oggettivo rispetto alle emozioni, al superamento di simpatie ed antipatie grazie a solide basi conoscitive. Anche il teatro mantiene un ruolo rilevante nel corso di studi superiori, consente di allestire un lavoro teatrale che aiuta la maturazione personale e sociale degli allievi.



EDUCARE ALLA LIBERTÀ

La pedagogia Waldorf mira a sviluppare individualità libere, in grado di continuare ad imparare dalla vita.Questa pedagogia cerca di riconoscere, coltivare e portare a manifestazione le potenzialità di ciascun bambino, rispettando i tempi della sua evoluzione fisica e interiore.
 Il bambino non viene visto come un substrato passivo sul quale imprimere nozioni ed informazioni, ma un essere in divenire e importanti trasformazioni sono in relazione a diverse fasi di sviluppo. Queste sono legate ad un ritmo di settenni. L'approfondita conoscenza dei processi di sviluppo permette all'educatore di coglierli e accompagnarli con interventi pedagogici adeguati.
Nel bambino bisogna curare anche tutto ciò che lo rende attivo: l'attività motoria, la fantasia, l'espressività, la creatività, l'iniziativa. Si cerca anche di sviluppare sempre armonicamente l'attività delle mani, del cuore e della mente. Proprio su questo equilibrio poggerà la sua capacità futura di divenire un uomo libero, fiducioso in se stesso e capace di contribuire allo sviluppo della comunità umana.
La sana formazione di corpo, anima e spirito è l'intento principale della pedagogia Waldorf.





LA SCUOLA STEINERIANA IN ITALIA

La pedagogia steineriana è approdata in Italia solo nel 1949 ed ha avuto sviluppo a partire dagli anni novanta del secolo scorso.
Su tutto il territorio nazionale, da Torino a Palermo a Trieste, sono distribuite circa 20 scuole elementari - medie e più di 30 scuole materne, dette "giardini d'infanzia".

In relazione al recente dibattito sulla scuola privata e la parità scolastica, le scuole steineriane si caratterizzano come:
- una alternativa di metodo dal punto di vista pedagogico,
- una realtà pubblica anche se non statale;
Tali scuole non sono elitarie, ma libere e aperte: si rivolgono a bambini di ogni ceto sociale, razza, religione, indipendentemente dall'estrazione ideologica o economica dei genitori. Non hanno fini di lucro: i genitori, riuniti in associazioni, sostengono le spese e condividono responsabilmente la gestione economica della scuola secondo criteri di solidarietà, attraverso organi democraticamente eletti.

STORIA DELLA SCUOLA STEINERIANA

La scuola steineriana ha avuto una rapida diffusione nell'area germanica e anglosassone d'Europa, nei paesi mediterranei è stata successiva, mentre sorprendente è stato lo sviluppo nell'area est-europea subito dopo il 1989.

In molti dei paesi europei le scuole steineriane sono oggi molto diffuse e anche sovvenzionate dallo Stato, sia per la gestione ordinaria che per le strutture. 
Queste scuole si possono trovare in Finlandia, Olanda, Belgio, Danimarca, Norvegia, Svezia, Estonia, Lettonia, Germania, Svizzera e nel Regno Unito, ecc...

Le scuole steineriane oggi sono più di 800, delle quali circa la metà in Europa, ma distribuite in tutti continenti: dall'Islanda al Sud Africa, dal Giappone ad Israele, dal Kenya al Canada, dall'Egitto al Perù, dagli Stati Uniti alla Russia, dall'India al Brasile, dal Messico all'Australia. 

Questa diffusione mondiale testimonia la validità di un metodo basato sulle leggi evolutive dell'essere umano, che sono universali a prescindere dai differenti contesti etnici, socioculturali e religiosi.


FONDATORE SCUOLA STEINERIANA

Prima di parlare della scuola steineriana, bisogna soffermarsi su l'elemento che sta alla base di questa scuola..che è la pedagogia Waldorf  e il suo esponente  Rudolf Steiner,  fondatore dell'antroposofia, di una particolare impostazione pedagogica (la scuola steineriana), di un tipo di medicina (la medicina antroposofica o steineriana) oltre che l'ispiratore dell'agricoltura biodinamica, di uno stile architettonico e di uno pittorico.

La pedagogia Waldorf nacque nel 1919 per i figli degli operai della fabbrica Waldorf-Astoria di Stoccarda, fortemente voluta dal direttore della fabbrica stessa, Emil Molt.
Rudolf Steiner,  curò personalmente il corso di pedagogia e la formazione degli insegnanti, parlò sin d’allora di una scuola libera, fondata su una profonda conoscenza dell’uomo e aperta a tutti: senza distinzioni di censo o religione, ma soprattutto senza distinzioni tra maschi e femmine, un principio profondamente rivoluzionario per quei tempi. La prima scuola Waldorf  aveva delle caratteristiche predominanti, tra le quali troviamo:
  •   la totale autonomia nella scelta degli insegnanti al fine di consentire l'attuazione della più completa libertà di insegnamento,
  •  l'assenza di libri di testo e di programmi scolastici predefiniti,
  •  l'autogestione da parte del collegio insegnanti, 
  •  l'autofinanziamento attraverso importanti donazioni.
Stainer  cercò di  dar vita a una pedagogia capace di risvegliare  le facoltà dell'essere umano nel suo lungo percorso evolutivo, dall'età infantile sino alla piena maturità (ventun'anni);  affermava che ciò può avvenire solamente, grazie al possesso, da parte dell'educatore, di una profonda conoscenza dell'uomo quale essere triarticolato, ovvero tripartito nelle capacità di pensare, sentire e volere: ad ognuno di questi fattori del discente dev'essere data la possibilità di auto-elaborazione nei giusti modi e nei giusti tempi.